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Gli archeologi ritrovano degli antichi mosaici greci risalente a duemila anni fa. Mai visto niente di simile!

L’archeologia è davvero eccitante in quanto non si può mai sapere che cosa il passato ci possa donare. Antichi mosaici greci davvero unici vengono ritrovati in Turchia

Nel 2014 il professor Kutalmiş Görkay dell’universitŕ di Ankara ed il suo team di archeologi ha ritrovato 3 mosaici greci nella città turca di Zeugma, vicino al confine con la Siria. I Mosaici devono appartenere al II secolo a. C.

La ricerca di tesori attorno a Zeugma è iniziata nel 2007. Nello stesso momento in cui č iniziata la costruzione di una diga. Il gruppo di archeologi temeva di perdere gli antichi tesori di Zeugma in un allagamento ed ha dato inizio alla spedizione immediatamente. Pensano che altri tesori possano essere scoperti attorno a Zeugma.

Il professor Kutalmıs Görkay ritiene che migliaia di anni fa tante case avessero dei mosaici al loro interno. I Greci amavano deorare le loro dimore con fotografie di creature mitiche, Dei o eroi. Ad esempio si poteva incontrare Eros ritratto nella camera da letto. I mosaici all’interno delle case avevano un valore sociale. Gli ospiti molte volte osservavano i mosaici mentre bevevano e chiacchieravano con i padroni di casa.

L’acropoli all’interno dell’area geografica della moderna Zeugma esiste sin dal III secolo a. C. All’epoca veniva chiamata Seleukia. L’impero romano conquistò l’intera città e le diede il nuovo nome di Zeugma, che significa “ponte”. Essendo la città geograficamente localizzata al confine tra il modo greco-romano e l’impero persiano, fungeva da ponte in qualsiasi direzione.

Successivamente iniziò il lento declino dell’impero romano e così quello della città di Zeugma. La città capitolò definitivamente laddove Sassanide dalla Persia attaccò la città. Questa è rimasta dimenticata fino alle recenti spedizioni che hanno rivelato i suoi tesori sepolti.

Si pensa che il museo di Zeugma ospiti la più grandissimo collezione di antichi mosaici del pianeta. Ora possiamo soltanto immaginare cos’altro gli archeologi vi troveranno!

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