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Flatulenze dei molluschi baltici creano grandi quantità di gas serra, la scoperta shock di un gruppo di scienziati!

I molluschi del Mar Baltico produrrebbero un decimo del totale dei gas serra rilasciati nell’atmosfera.

Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Cardiff e Stoccolma, le flatulenze dei molluschi sarebbero in grado di generare metano e ossido di azoto. I due composti sono tra i fondamentali responsabili del riscaldamento globale.

Una grossa quantità dei gas serra, tra i principali responsabili del riscaldamento globale, sarebbe generata dai molluschi e dalle vongole del Mar Baltico. Lo sostiene una ricerca, pubblicata sulla rivista “Scientific Reports”, realizzata da un unione di studiosi delle università di Cardiff e Stoccolma. Secondo quanto rivelato dallo studio, tra i gas prodotti dal loro intestino, ci sarebbero infatti il metano e l’ossido di azoto, rispettivamente 28 e 265 volte più potenti della CO2.

Il gruppo di analisi ha studiato i molluschi che vivono nel Mar Baltico, a largo delle coste svedesi. Hanno scoperto che sarebbero in grado di produrre un decimo del totale dei gas serra rilasciati in questa regione del pianeta, l’equivalente della quantità prodotta da circa 20mila bovini. “I piccoli animali dei fondali marini – spiega Stefano Bonaglia dell’università di Stoccolma – si comportano come le mucche, producendo metano a causa dei batteri presenti nel loro intestino“.

Secondo l’esperto, i molluschi avrebbero rilasciato questi gas molto prima che il riscaldamento globale diventasse un’emergenza. Il fenomeno si sarebbe aggravato a causa dell’aumento degli esemplari nelle acque costiere dovuto alla perdita di fertilizzanti agricoli. Questi piccoli animali, quindi, potrebbero, secondo i ricercatori, agire un ruolo chiave nella regolazione delle emissioni atmosferiche. Ecco perché, la lotta al riscaldamento globale potrebbe passare anche da una gestione più sostenibile degli allevamenti. Anche perché, se la situazione dovesse valere la stessa anche nei mari e negli oceani del resto del mondo, il problema potrebbe essere piuttosto serio. “Ciò che è sconcertante – ha detto il coautore dello studio Ernest Chi Fru – è che il Mar Baltico costituisce appena lo 0, 1% degli oceani della Terra“.

I principali produttori di metano nel pianeta sono i cosiddetti ruminanti, come bovini e ovini. All’origine del fenomeno ci sarebbero i batteri presenti nel loro apparato digerente. Una mucca produce in media ogni anno 120 chili di metano, una quantità circa mille volte maggiore di quella che potrebbe generare un uomo. Negli Stati Uniti ci sono quasi 100 milioni di capi di bestiame, il che significa che ogni anno vengono rilasciate circa 12 milioni di tonnellate di gas.

Fonte: tg24.sky.it

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