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Olanda, negata a pastafariani definizione di religione: niente immagine con scolapasta in testa sui documenti.

La setta olandese dei pastafariani ha rivendicato per i suoi seguaci della Chiesa del Prodigioso Spaghetto Volante il diritto di usare per la patente o per il passaporto una fotografia con uno scolapasta sul capo, simbolo del suo credo. Ma l’Alta corte dell’Aia gliel’ha appena negato. Ricorso alla Corte Ue.

AMSTERDAM – Sembra uno scherzo ma non lo è: la setta olandese dei pastafariani ha rivendicato per i suoi seguaci della Chiesa del Prodigioso Spaghetto Volante il diritto di usare per la patente o per il passaporto una foto con uno scolapasta in testa, simbolo del suo credo. Ma l’Alta corte dell’Aia gliel’ha appena negato, perché non la riconosce come religione. Perciò, Mienke de Wilde, il sacerdote fiammingo di cotanto culto, ha deciso di perorare la causa davanti alla Corte europea dei diritti umani facendo valere alcuni gloriosi precedenti.

Nel 2011, per esempio, il ministero dei trasporti di Vienna permise al pastafariano Niko Alm di adoperare per la sua patente di guida una sua foto con un colapasta a mo’ di cappello, e lo stesso avvenne nel 2013 a Brno, in Repubblica Ceca, per la carta d’identità di Lukáš Nový. Ora, c’è anche un Paese che riconosce questa conventicola, la Nuova Zelanda, dove l’anagrafe di Wellington gli ha concesso di nominare officianti per il matrimonio, e dove nel 2016 s’è svolta la sua prima unione legale al pianeta.

Nata nel 2005 per protestare contro la scelta delle scuole del Kansas di inculcare il creazionismo come alternativa alla teoria dell’evoluzione, la chiesa del bucatino ha nella sua cerimonia diversi aspetti parodici: i suoi comandamenti sono “condimenti”, e le sue preghiere non terminano con “amen” bensì con “ramen” (che sono anche gli spaghetti giapponesi). Il suo giorno festivo è il venerdì, che si chiama “beverdì”, e ad allietare il suo paradiso, oltre a vulcani che vomitano birra, ci sono anche spogliarellisti e spogliarelliste. Esiste anche da noi, la mistica del maccherone? Certo e, nel 2016, il concistoro della Chiesa pastafariana italiana ha proclamato sua pappessa (sì, con 2 “p”, come pappa) tale Scialatella Piccante Emanuela Marmo.

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